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Eracle, Ercole e San Michele Ercole è una figura della mitologia romana, forma italica del culto dell'eroe greco Eracle, introdotto presso i popoli Sanniti dai coloni greci, in particolare dalla colonia di Cuma, e presso i Latini e i Sabini dal culto etrusco ad Hercle. Non a caso i grandi santuari a lui dedicati erano situati in luoghi di transumanza e commercio: nella capitale sannita pentra Bojano (santuario nell'odierna Campochiaro), nel tempio sabino di Tivoli, lungo il percorso tra i due mari, seguito della transumanza del bestiame fra Lazio e Abruzzo, tra Marsica e Tavoliere. E, ancora, presso il porto di Caere in zona etrusca. Nella stessa Roma l'Ara massima di Ercole, prima testimonianza del suo culto eretta da Evandro nel Foro Boario (presso il guado del Tevere dell'isola Tiberina, dove ora sorge Santa Maria in Cosmedin) indicato da Braudel nella sua storia del Mediterraneo, in un punto chiave dello sviluppo della civiltà. Con la diffusione del cristianesimo, ad Ercole - nel ruolo di divinita’ prediletta dal mondo pastorale centro-meridionale - subentro’ l'Arcangelo Michele. Rappresentato come un giovane santo-guerriero che uccide le forze maligne in forma di drago. Anch'egli un eroe cultuale come l'Ercole precristiano.
L'analogia iconografica che collega le due divinita’ dimostra come nella religiosita’ popolare abruzzese il culto di Ercole si sia conservato pressoche’ intatto, trasferendo sull'Arcangelo Michele gli attributi propri della divinita’ precedente subentrando nella nuova cornice rituale cristiana. |
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Approfondimenti La Tiburtina Valeria (di G.Caselli) Link: Tratturi di Molise, Abruzzo, Puglia e Campania
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Quante volte abbiamo incontrato l'Eroe santo e guerriero nel nostro viaggio sul Grande Trek |