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da POGGIO di VILLORE

alla Badia di PASSIGNANO



San Michele

ed Ercole

Nel complesso della
badia si trova anche
una chiesa dedicata
a San Michele.
Sulla sua facciata,
al posto della croce,
una statua in marmo
bianco del Duecento che raffigura il santo.

Ancora una volta nel
nostro viaggio ritroviamo questo protettore, a confema che non è solo un caso: oggi nella versione cristiana di San Michele, tante altre volte in quella pagana di Eracle o Ercole.
A riprova degli antichi percorsi seguiti dai popoli, dalle greggi transumanti o dai pellegrini devoti di tutte le epoche.

Abbiamo lasciato un affluente minore dell'Elsa e ci dirigiamo verso il Pesa, direzione San Casciano Val di Pesa. E' un'area che nella stroria ha sempre avuto grande importanza strategica a sud del fiume Arno, tra le città di Firenze, Siena e Arezzo. Arriviamo alla stupenda Badia di Passignano. Sembra che fosse un castello voluto dallo stesso vescovo di Firenze San Zanobi, sorto sui resti di un antico villaggio etrusco. Nel 1020 l’Abbazia divenne egemone su tutte le chiese circostanti, fino a comprendere gran parte della Toscana. Nel 1255 il monastero fu saccheggiato e distrutto dai seguaci della famiglia fiorentina degli Scolari. Riedificato dall’abate Ruggero dei Buodelmonti tornò ricchissimo. Fu conquistato da Lorenzo il Magnifico per suo figlio Lorenzo che, una volta divenuto papa col nome di Leone X, restituì nel 1499 la badia ai monaci Vallombrosiani.

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