1962 L'anno lungo dove molto iniziò e tutto finì

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	'62/'63/'64 L'anno lungo in cui molto iniziò e tutto finì di Michele Mezza Donzelli editore
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Politica In Italia il primo governo di centro sinistra, speranza di una stagione di riforme che trovasse un popolo riformista a sostenerle e difenderle che in pochi mesi si rivelò del tutto illusoria e velleitaria. Il passaggio dal governo delle convergenze parallele di Fanfani al successivo governo organico di centro sinistra di Moro vide in pochi mesi ardere e poi spegnersi la vera fiamma riformatrice di cui la famosa nota aggiuntiva di La Malfa e la successiva nazionalizzazione dell'energia elettrica furono ammonimenti e lapide. In chiave internazionale, eventi epocali si concentrarono in pochi mesi, come l'uscita della Francia dall'Algeria, la crisi di Cuba, la rincorsa spaziale degli USA. Mondo Cattolico Sul versante politico aperture a sinistra della DC che promuoveva l'estensione del governo ai socialisti (convegno di S. Pellegrino), ma che sul piano ideologico viveva una straordinaria stagione di rinnovamento sulla spinta del papa Buono, Giovanni XXIII,e del Concilio vaticano II che andava incontro ad una millenaristica domanda di adeguamento delle culture e delle pratiche del mondo cattolico .Simbolo e totem dei due fenomeni il famoso discorso della Luna del papa nella serata di apertura del Concilio. Comunicazione Con l'irrompere di una nuova leva di quadri e di culture gestionali che tentarono una modernizzazione della società civile italiana con esperienze come il Giorno a Milano,e i corsari di Bernabei alla Rai, dove prendeva forma il secondo canale TV. In entrambi i casi, e con modalità molto diverse fra loro, si coglieva l'irrequietezza di un establishment culturale che cercava di dialogare con pulsioni sociali ( la critica del consumismo, le prime forme di edonismo metropolitano, le iniziali smanie di inediti ceti giovanili, il ruolo del mondo del lavoro e l'impatto delle culture internazionali) ancora tutte in vitro. Mentre nel cinema l'Oscar a Sofia Loren, chiudeva più che aprire una stagione della cinematografia nazionale, e si apriva il protagonismo del piccolo schermo, con la popolarizzazione di trasmissioni come il Cantagiro e i grandi sceneggiati. Non manca il primo segnale di tensione fra un regime monopolistico televisivo e le pulsioni sociali prodotto dal cosiddetto caso di Dario Fo a Canzonissima.		Innovazione industriale Le ambizioni italiane nei due campi fondamentali per il futuro economico come la pianificazione delle risorse petrolifere, grazie all'intraprendenza del presidente dell'ENI Mattei, e lo sviluppo di inedite soluzioni informatiche sviluppate dal gruppo Olivetti. In entrambi i casi le speranze furono stroncate proprio nel corso di quel fatidico anno, con una morte sospetta, quella di Mattei, e una violenta riorganizzazione dell'Olivetti, con la vendita della divisione elettronica agli americani della società General Electric. Sinistra del lavoro Da una parte il PCI accarezzava le potenzialità connesse ad un nuovo scenario che si dispiegava a livello internazionale con il processo di distensione, guidato da Krushev in Urss e Kennedy negli Usa, mentre dall'altro , in Italia, non si riusciva a fare una reale autonomia strategica come si capì con il convegno economico dell'Istituto Gramsci su Le Tendenze del capitalismo, dove affiorarono le ambizioni di dialogo con il mondo cattolico e le capacità di leggere i nuovi trend delle economie occidentali che già occhieggiavano al superamento del fordismo fabbrichista, ma senza alcun riconoscimento da parte del vertice del partito. Per il sindacato la novità stava nelle nuove modalità di azione delle rivendicazioni operaie che riprendevano fiato proprio in quei mesi del '62 con la vertenza degli elettromeccanici a Milano Introduzione e conclusione Come potevamo essere e come potremmo diventare
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