Sia la via Latina che la Via Appia iniziavano a Roma, da Porta Capena. Ma molto presto le due vie si separarono tanto che, nelle Mura Aureliane, ebbero ognuna una porta propria:Porta Latina e Porta Appia (che oggi si chiama Porta San Sebastiano) vedi https://www.cic.it/cittarte/iters/iter8.htm. Dopo essere salita per un po' attraverso il Monte Tusculano, tra la città di Tusculum ed il Monte Albano, scendeva verso la piccola città di Algidum (oggi presso Cava dell'Aglio), nei pressi del passo dell'Algido, che fu importante nella prima storia militare di Roma. Nella parte iniziale ha senza dubbio preceduto la Via Labicana, con la quale poi si congiunge, anche se questa fu preferita in seguito. Dopo il loro ricongiungimento, la via Latina continuava seguendo la valle del Trerus (Sacco), nello stesso percorso moderno della ferrovia che va a Napoli via Cassino, e rasentava in pianura le città collinari degli Ernici: da Anagnia, a Ferentinum, passando per Frusino (presso il fiume Cosa), Fabrateria, etc. A Fregellae scavalcava il fiume Liris, attraversava quindi Aquinum (presso la quale scorre il fiume Melpis) e Casinum (ultima città dell'antico Latium), città che si trovano in pianura. Quindi passava nel varco fra gli Appennini ed il gruppo vulcanico di Rocca Monfina ma la strada originale, invece di attraversarlo, girava bruscamente (all'altezza di San Pietro Infine) verso nord-est sopra le montagne verso Venafrum, mettendo così in comunicazione diretta con l'interno del Sannio e, tramite altre strade, con Aesernia, Cubulteria, Alifae e Telesia. Link: Vie verdi sulle vie del Sannio
|
|
La più antica via di Roma La via Latina sicuramente ha preceduto la Via Appia come itinerario verso la Campania, poiché la colonia latina di Cales è stata fondata nel 334 a.C. e doveva essere accessibile da Roma per una strada, mentre la Via Appia è stata realizzata solo ventidue anni più tardi. Segue anche una linea molto più naturale di comunicazione, senza le difficoltà ingegneristiche che dovette affrontare la via Appia.
|
|
|