Via Clodia: dal 225 a.C. già pavimentata. La fece costruire Marco Claudio Marcello, console nel 287 ac, oppure Caio Claudio Canina, console nel 285. Comunque sia, fu trasformato il tracciato etrusco in grande strada di comunicazione secondo le classiche caratteristiche delle strade consolari romane. Nei secoli è diventata una via intermedia tra Cassia e Aurelia. Univa indicativamente Vejo e Vetulonia, passando per Sutri, Blera, Saturnia, utilizzata soprattutto per il commercio con il mondo etrusco. Tra Pitigliano, Sorano e Sovana ricalcava il percorso delle preesistenti Vie Cave etrusche. Si può parlare di via Clodia già alla fine del III Secolo a.C. ma fu inserita nel sistema viario romano sul finir del II sec. a.C., dal 225 a.C. Si distacca dalla via Cassia all'altezza di La Storta (che si chiama così proprio perchè qui la Via Cassia venne piegata per unirsi all'antico tracciato della Clodia) e prosege penetrando nell'Etruria fino a Cosa.
Chi la fece costruire
Marco Claudio Marcello, console nel 287 ac, oppure Caio Claudio Canina, console nel 285, che trasformo' il tracciato etrusco in grande strada di comunicazione secondo le classiche caratteristiche delle strade consolari romani.
Approfondimenti
Ricerca della scuola di Canale Monterano
Via Clodia su Wikipedia Abbiamo incrociato la Via Clodia diverse volte: la prima nel viaggio Vulci - Canossa del 1997
Nei viaggi della rete Amici della Via Clodia: primo viaggio 5 /7 luglio 2013 -
secondo viaggio - autunno 2013
Queste mappe sono state fornite dal
prof. Giuseppe Caselli
Rete Amici delle Vie verdi
Gruppo VVE Antica via Clodia |