Le acque del Reno e del Po:
Cavo Benedettino e cavo Napoleonico

 

 

Link e approfondimenti:

 

Durante il viaggio a cavallo da Roma a Verona, dopo il passo della Futa siamo scesi nella parte orientale della pianura Padana. Una delle tappe è stata Sant’Agostino, comune in provincia di Ferrara in cui, il terremoto del maggio 2012 causò due vittime tra i lavoratori di una fabbrica di ceramiche.

Come abbiamo visto costeggiando i canali, questa è un'area importante per la regimentazione delle acque dei fiumi che da qui dirigono verso la foce adriatica. Nei secoli molti tentarono di governare le piene che spesso causavano gravi danni. Da Sant’Agostino, presso il Bosco della Panfilia, nel XVIII secolo iniziarono i lavori per lo scavo di una derivazione di 30 km, tra il fiume Reno e il letto dell'antico Po di Primaro, che termina nella località di Saiarino nei pressi di Argenta, in provincia di Ferrara. Era il pontificato di Benedetto XIV da cui il nome di Cavo Benedettino. Ma questo non bastò e nuovi lavori più risolutivi per scolmare il Reno e per itrrigare nella stagione secca le colture, furono eseguiti nei primi anni del 1800 sotto Napoleone Bonaparte: il cavo napoleonico.

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