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dal castello
alla montagna

Quando il Castello di Beseno rappresentava uno dei capisaldi del sistema difensivo della valle dell'Adige, questo era il percorso che le ronde utilizzavano per controllare la vallata dal lato che, attraverso Folgaria e il passo Coe, affaccia sul Veneto

 

Il percorso

Il percorso è strutturato su un percorso principale, quattro percorsi di rientro e tre sentieri di collegamento, per una lunghezza complessiva di circa 23 km. Il percorso principale è un lungo anello che si snoda per metà sul lato destro della vallata (Folgaria, Carpeneda, San Valentino, Scandelli, Mezzomonte di Sopra, Mezzomonte di Sotto, Pont, Dietrobeseno con arrivo a Castel Beseno) e per la restante parte sul lato opposto (Castel Beseno, Dietrobeseno, Ondertol, Guardia, Carpeneda ed arrivo a Folgaria).

Quattro percorsi di rientro permettono di accorciare l’anello principale; si sviluppano in senso trasversale e tagliano la valle a varie quote (il primo dalla località Acqueta alla frazione Pont; il secondo dal maso di Ondertòl a Mezzomonte di Sotto; il terzo da Guardia a Mezzomonte di Sopra; il quarto dalla località Forreri alla località Scandelli).
I tre sentieri di collegamento si sviluppano nell’alta valle del Rio Cavallo (il primo collega località Rio Mous con frazione Forreri; il secondo, su strada forestale, taglia trasversalmente la foresta della Gon; il terzo collega il percorso principale, da località Spiaz dei Carpaneoti, a località Molini, Sottosoglio e San Valentino).

Sul percorso

Azienda agricola La Fonte

angelo
opera di Arianna Gasperina

 

Oggi è il nome dato alla via verde che si snoda nella valle del Rio Cavallo, collegando il capoluogo dell'altipiano, Folgaria, a Castel Beseno, utilizzando l’antica viabilità rurale su entrambi i lati della vallata. L’Azienda per il Turismo con il sostegno del Comune di Folgariae il Servizio Ripristino della Provincia di Trento ha sistemato il fondo stradale, il piano di calpestio, consolidato le mura a secco; si è proceduto con la regimazione delle delle acque e la messa in sicurezza mediante l’apposizione di recinzioni in legno. Una dedicata segnaletica direzionale e illustrativa (che andrebbe rivista e integrata con quella del CAI) indica ipercorsi di una rete che offre svariate possibilità di percorrenza. Alcune abbastanza impegnative per la pendenza. Questa proposta è un valido esempio di intervento pubblico nella promozione di antichi percorsi per gli appassionati di trekking e vie verdi.

Numerosi siti di interesse storico, artistico, naturalistico e socioeconomico della valle del Rio Cavallo (la chiesetta di San Valentino, il capitello delle Sette Vedove a Carpeneda, la polsa dei morti, i capitelli rurali, la teleferica militare della guerra 1915-18, i mulini ad acqua del Rio Cavallo, le calchere, i vari masi, Guardia il paese dei murales, il sentiero geomorfologico di Mezzomonte, le marmitte glaciali di Mezzomonte di Sopra, la foresta della Gòn, la cascata di Hofentòl).

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