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... nella Valle del Sangro l'incrocio delle vie verdi
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Fiumi Il Sangro
Il treno è da ritenere a tutti gli effetti un mezzo verde. In Abruzzo, seguendo l'esempio di altri paesi che utilizzano questo mezzo per promuovere il territorio ed i suoi prodotti (come in Svizzera, in Austria, in Baviera... ), continua a sopravvivere la Ferrovia Sangritana, che collega i tratturi del Molise e dell'Abruzzo. Dopo questo nostro viaggio la Ferrovia Sangritana iniziò ad organizzare anche dei lenti viaggi, con biciclette e (chissà se lo fa ancora oggi) cavalli al seguito. |
Non è la prima volta che abbiamo a che fare con il treno. Lo abbiamo utilizzato, stumentalmente, nel 1996 per incontrare alcuni ospiti quando promuovemmo il "Parco dei tratturi". Era in Molise nel 1995. Poi, quando utlimato il "Grande Trek delle vie verdi" abbiamo cercato di individuare dei punti di incrocio con la "Via dei parchi" (segnata provvisoriamente nel 1997), ci siamo diretti verso i Parchi della Maiella e del Gran Sasso. Selva Grande di Castiglione Messer Marino, abetina di Rosello e Cascate del Rio Verde (le più alte dell'Appennino), sono tre aree protette, collegate tra loro da tratturi, riconosciute come riserve SIC (Siti di importanza comunitaria, previste dalla direttiva NATURA 2000). Qui segnamo il primo incrocio tra i tratturi del Molise con quella che potrebbe essere la Via dei Parchi, verso Nord attraverso la Maiella, il Gran Sasso e i Monti della Laga, poi attraverso il Parco dei Monti Sibillini e su fino al delta del Po per collegarsi infine al percorso Venezia Verona e la Lessinia. La Provincia di Chieti si può collegare al Grande Trek delle Vie Verdi d'Europa in tre punti: - da Larino e Montefalcone del Sannio, verso Lentella, da Trivento; - da Salcito nella punta più meridionale della provincia, verso Castiglione Messer Marino, - o dal tratturo Ateleta-Biferno proveniente da Agnone e Capracotta, che è il punto più diretto verso il Parco della Maiella, percorrendo la fascia occidentale della provincia di Chieti, attraverso i territori di Pizzoferrato, Taranta Peligna e Lama dei Peligni. Questo è il percorso che scegliamo oggi: da Rosello proseguiamo verso Quadri, Villa Santa Maria, Bomba e Atessa. L'idea, secondo noi vincente, è quella di far conoscere, anche ai turisti piu' pigri che villeggiano sulle coste adriatiche, la natura selvaggia dell'interno utilizzando un mezzo antico, non inquinante e di grande fascino. Un mezzo con tavolini utilizzabili per assaggi e degustazione di vini e prodotti locali. |
Multimedia Magno Tratturo 2011 |
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Viaggiare col treno |