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Conclusioni delle indagini sul dipinto Scena di marina "...Possiamo
dedurre che l'autore del dipinto non copiava ma eseguiva un disegno
preparatorio nelle zone più complesse, modificandolo poi in corso d'opera;
utilizzava un particolare metodo con stesure sovrapposte di strati sottili
di colore e velature ed adoperava una tavolozza molto ricca... La tecnica
pittorica e' simile a quella utilizzata dal Turner in altri dipinti,
cosa che viene evidenziata dalle analisi stratigrafiche che mostrano
la sovrapposizione di sottili strati di colore (vedi campioni az3, az5,
az7, az8)... La presenza degli inclusi di lacca e di lapislazzuli, tagliati
in diverse dimensioni, anche molto grandi, indica una tavolozza molto
ricca... Sarebbe interessante confrontare la presenza di questi inclusi
in altri dipinti di sicura paternita' dell'artista". "...La lettura dello strato sottostante la vernice ha confermato la presenza di ampie lacune, visibili come macchie bianche e grigio-chiare. Nella parte alta il cielo appare molto più movimentato e anche stilisticamente ben più consono al pittore di cui si intende verificare la paternità... Le indagini effettuate permettono di affermare che si tratta di un originale (forse anche replica ma non copia) ... E' da sottolineare che l'immagine preparatoria, come dimostra la riflettografia, mantiene una notevole omogeneità. Ciò, lungi dal voler assicurare una piena ricuperabilità dell'originale intende però rilevare come la attuale leggibilità vada a scapito di una corretta valutazione dello stato di conservazione e del livello qualitativo." (dalla relazione Diagnostica artistica di M.Cardinali, M.B.De Ruggeri e P.Soriani) |
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