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Nel Lazio, attraverso terre che videro per secoli le scorribande dei ribelli braccati dallo Stato della Chiesa |
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Percorso Approfondimenti
scout verso Vulci lungo la via Francigena attorno al lago di Bolsena Da Civita Castellana è partito un gruppo di scout (ormai un classico dei nostri viaggi) guidato dal compianto grande amico Tonino Zarrelli, che dopo avere percorso un buon tratto della via Francigena, ha aggirato il lago di Bolsena e raggiunto Vulci. La grande partenza l'anno dopo. Era il giugno del 1997
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Da Tagliacozzo in avanti ci siamo mantenuti in quota e, attraverso boschi e sentieri, abbiamo valicato il confine tra Abruzzo e Lazio. Attraversato il borgo cinquecentesco di Orvinio, siamo entrati nel territorio di Farfa, un tempo monastero tra i più importanti d'Europa, a cui si deve, pare, l'invenzione del capolettera maiuscolo. Dopo Farfa siamo giunti a Civita castellana, dominata dalla cupa rocca pentagonale, dove scontarono la loro amara condanna i briganti Gasparone e i suoi compagni, segregati dalla giustizia pontificia per 44 anni e liberati nel 1870 dalla grazia del Re d'Italia. A Civita Castellana abbiamo goduto del meritato riposo, in attesa di riprendere il percorso sul Grande Trek. Questo è avvenuto la stagione seguente con la grande avventura, trasmessa nel 1997 da Linea verde con il nome di "Vulci - Canossa" con la preziosa assistenza dell'Istituto Geografico Militare. |
Multimedia |
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Grande Trek a nord ritorno verso sud |
AMICI DELLE VIE VERDI DEL LAZIO