Questa piccola pianta erbacea è nota per la sua capacità di sopravvivere all'essiccamento; è originaria dell'Asia occidentale, appartiene alla famiglia della senape (Brassicaceae). Nella stagione secca arriccia i suoi rami e i baccelli verso l'interno, formando una palla che si apre solo quando è inumidita (può sopravvivere per anni così).
E' stupefacente come dopo la piaggia si apra per disperdere i semi che, in poche ore, germogliano e danno vita alla nuova generazione. Questo processo si ripete molte volte. Da sempre le donne beduine ne usano l'acqua per abbreviare i processi di guarigion, fare impacchi curativi e alleviare i dolori.
Produce piccoli fiori bianchi che si ritiene racchiudano una grande forza. Come una risurrezione di ciò che appare morto mentre conserva la capacità di ripartire, l'estratto della Rosa di Gerico aiuta la rigenerazione e la ripartenza dopo un periodo di stasi, o di sofferenza. Dalla simbologia del fiore e della pianta si possono trovare anche altre connessioni. |